Ci sono sconfitte nel calcio nelle quali una squadra non può rimproverarsi nulla perché in campo ha dato tutto: mai nessuna come la partita contro la Magiste Lipomo ne è l’esatta rappresentazione. A Giussano arrivava la capolista, mentre i Celtic Dragons si presentavano con diverse defezioni, per ultima quella di Giurbino che non superava il provino nel riscaldamento.

Ecco se la partita di tutta la squadra si potesse riassumere con poche parole basterebbe giudicare la prestazione di Maimone, titolare dopo un mese e mezzo circa e capace, nonostante sia stato chiamato a scendere in campo a pochi minuti dal calcio d’inizio, di una prestazione maiuscola nel primo tempo.

Come lui tutti i compagni, che difendono in maniera compatta e grintosa, cercando le ripartenze quando possibile, tanto da riuscire a imbavagliare il miglior attacco del campionato andando al riposo sullo 0 a 0. Nella ripresa la pressione ospite nel trovare la vittoria è ancora più alta, ma Spinelli (autore di diversi interventi decisivi) e compagni reggono fino a dieci minuti dal termine, quando una ripartenza in contropiede diventa letale.

I Dragons non si perdono d’animo e provano a trovare il pareggio, come sulla punizione deviata di Romano Cabiati, che con un po’ più di fortuna avrebbe potuto infilarsi in rete. Allo scadere è invece la Magiste a trovare sempre in contropiede il gol del definitivo 2 a 0.

Arriva dunque la terza sconfitta casalinga in campionato, mentre per la seconda volta il Celtic non trova la via del gol. Ma questa a volta, a differenza della partita contro il Cabiate di inizio stagione, si è vista tutt’altra squadra, come dimostrato dalla crescita avvenuta nell’ultimo mese e mezzo circa.

La zona retrocessione rimane ancora a distanza di sicurezza; bene così perché le prossime due partite saranno altrettanto difficili, ma dopo la sosta i segnali avuti ultimamente in termini di gioco e di spirito di sacrificio lasciano ben sperare in vista del girone di ritorno.