Sembra incredibile, ma è tutto vero: i Celtic Dragons perdono la quarta partita consecutiva per un gol (per la terza volta allo scadere) e rimangono nel tunnel dal quale non riescono ad uscire. Eppure questa volta contro il Longone capolista la possibilità di togliere lo 0 dalla classifica era stata ancora più concreta che contro l’Ossuccio, visto che a due minuti dalla fine i Dragons erano addirittura in vantaggio 3 a 2.

Il Celtic infatti andava in vantaggio per ben tre volte (come accaduto nel 3 a 3 casalingo dello scorso anno) grazie ad una tripletta di Roberto Cabiati (tornato al gol dopo due partite di digiuno) chiudendo con un 2 a 1 la prima frazione giocata con autorevolezza, e riuscendo a tornare in vantaggio a dieci minuti dalla fine sempre grazie al proprio bomber. Il secondo tempo registrava ancora una volta il calo fisico della squadra, ma sul 3 a 2 questa volta sembrava davvero fatta.

E invece gli ospiti trovavano il pareggio allo scadere e addirittura la vittoria 4 a 3 nel recupero, andando in rete con dei tagli centrali non seguiti dai padroni di casa. Da un lato della classifica dunque rimane un Longone a punteggio pieno grazie a vittorie tutte con un gol di differenza, dall’altro lato i Celtic Dragons a zero punti e con sconfitte tutte con un gol di differenza: il calcio è anche questo.

Ora però non c’è tempo di piangere sul latte versato, perché giovedì a Valbrona, sul campo che nel passato ha regalato grandi gioie ai celtici, si gioca uno scontro diretto per evitare la zona retrocessione davvero importante. I Dragons ci arrivano con l’infermeria affollata, nell’attesa e nella speranza però che, alla luce di prestazioni come quella contro il Longone, le cose possano volgere in maniera diversa e quanto meno più fortunata.