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Celtic Dragons
ORGOGLIOSO DI QUESTO PROGETTO
Intervista rilasciata da Cornalea Matteo il 21-08-2013
  • Presidente, nell'estate 2011 iniziava il progetto "Celtic Dragons" da zero con grande entusiasmo ma anche tante incognite; come ci si sente 2 anni dopo pronti a giocare nella massima categoria?
    Se ad agosto 2011 mi avessero detto che tra poche settimane inizieremo il campionato di serie A, non ci avrei mai creduto.. Il nostro progetto è nato con nessuna aspettativa ma solo tanta voglia di divertirci e di creare qualcosa di "nostro". L'emozione, all'alba di questo momento, è tanta ma il sentimento che prevale è l'orgoglio di essere uno degli artefici di tutto questo (non si parla dei soli risultati calcistici ma in particolare di un gruppo fantastico).
  • Ripercorrendo questi due anni di storia, come definiresti con un aggettivo la vittoria del campionato di Serie C?
    ELETTRIZZANTE, questo titolo si è costruito partita dopo partita e lo vedevamo sempre più avvicinarsi, 3 punti alla volta e sempre dal vertice della classifica.
  • E, sempre con un aggettivo, quella della scorsa stagione del campionato di Serie B?
    INATTESA, sì perché mai avrei anche solo immaginato di poter ripetere il risultato della stagione precedente considerando il buon livello dei nostri avversari.
  • Qual è il ricordo più bello legato a questi due anni che ti porti dentro?
    È difficile riassumere due anni così intensi di emozioni in un singolo ricordo ma credo che la vittoria a Valbrona con la Nuovi Orizzonti sia uno dei momenti simbolo del cuore Celtic: una partita perfetta vinta con concentrazione e tanta voglia di vincere, contornata dai cori di sostegno dei nostri affezionati tifosi che in una sera fredda e piovosa ci hanno dimostrato tutta la loro passione seguendoci per sostenerci in una partita cruciale.
  • Qual è stato invece il momento più complicato in questi due anni secondo te?
    Mentre per molte squadre la pausa di Natale è fondamentale per ritrovare la condizione atletica, per noi non è così, anzi.. Alla ripresa facciamo molta fatica a ritrovare la giusta concentrazione per affrontare le partite; il momento più difficile passato dalla squadra è stata la ripresa nel girone di ritorno del campionato 2012-2013.
  • E quale è stata la chiave per uscirne?
    La nostra forza è sempre stata la coesione del gruppo e anche in questi momenti così difficili la società ha dato massima fiducia alla squadra senza mettere pressioni di alcun tipo; proprio questa serenità ha permesso ai ragazzi di esprimersi al meglio e di trovare la concentrazione per tornare a vincere.
  • Chi è il giocatore che ti ha sorpreso o impressionato di più?
    Molti membri del gruppo li conoscevo già, calcisticamente parlando, ed ero certo che avrebbero dato molto alla squadra (e così è stato); tre nomi mi erano invece completamente ignoti e sono proprio loro le persone che più mi hanno sorpreso perché si sono integrate benissimo in un gruppo di ragazzi che si conoscevano già dando il massimo in ogni occasione e dimostrando tutte le loro doti senza mai strafare o pretendere nulla, mettendo anima e cuore in ogni minuto giocato; sono: Il Grintoso Matteo Maimone, Il Capitan Futuro Samuele Silva e L'Altruista Oriol Elezi, tre persone molto diverse tra loro ma tutti parte fondamentale dei Celtic Dragons, un gruppo eterogeneo ma molto affiatato!
  • Parlando di te, quanto è difficile il ruolo di presidente in una squadra completamente autogestita?
    È un ruolo che rivesto con grande fierezza e che porto avanti senza difficoltà perché tutti i ragazzi sono parte integrante della società stessa e sono compatti nel seguire il progetto che io, Carlo e Roberto abbiamo ideato e realizzato.
  • Qual è l'obiettivo della società in questa stagione ormai alle porte?
    Due anni vincenti consecutivi sono un'eredità difficile per iniziare la serie A; quest'anno sono certo che i Celtic Dragons affronteranno squadre molto forti ma gli avversari più pericolosi saremo noi stessi perché non dovremo scoraggiarci davanti a delle sconfitte ricordando che il nostro obbiettivo è di uscire dal campo ad ogni partita con la consapevolezza di aver dato il massimo e di esserci divertiti.
  • E se ti chiedessi un tuo sogno personale invece?
    Il mio sogno era di creare una squadra di calcio a 7 invece la realtà è andata ben oltre ad ogni aspettativa forgiando un gruppo di AMICI.